Come pulire l’argento ossidato

come pulire l'argento ossidato

L’argento è uno dei materiali più ricercati e apprezzati da chi desidera un arredamento raffinato di alta qualità. Grazie alla sua brillantezza, riesce a donare a ogni ambiente un tocco di personalità in più. Basti pensare alla bellezza delle specchiere o dei servizi da tavola realizzati tramite questo metallo. È importante quindi sapere come pulire l’argento ossidato per preservarne la bellezza nel tempo.

Tuttavia, proprio la sua composizione può comportare il presentarsi di una sgradevole patina nera che si forma a seguito dell’ossidazione, un processo chimico comune ai materiali metallici. La buona notizia è che contrastare ed eliminare la patina si può fare in modo semplice, ricorrendo ad alcuni semplici metodi.

Prima però dedichiamo qualche riga a una panoramica degli oggetti d’antiquariato in argento più comuni: un piccolo vademecum per capire quali cimeli della nonna potrete pulire e curare.

Gli oggetti antichi in argento

Un cimelio d’argento che non manca mai in ogni casa è il corredo di posate: si va da pochi elementi come cucchiai o coltelli fino a intere batterie, magari abbinate anche ad altri accessori per la tavola come porta tovaglioli, vassoi o salsiere. Se non si utilizzano regolarmente vanno tenuti sotto controllo in quanto la patina può formarsi molto velocemente.

Non mancano neanche i servizi da tè o le caffettiere, anch’essi oggetti che di solito vengono lasciati nell’armadio in favore di suppellettili meno delicati e più facili da pulire.

Sono molto apprezzate anche le specchiere in argento d’antiquariato per decorare la propria abitazione; una scelta che introduce un elemento molto raffinato perfetto sia per gli ambienti antichi che per quelli più moderni.

In ultimo, non mancano neanche le statue, tabacchiere e altri complementi d’arredo che hanno bisogno di essere controllati e curati con la massima attenzione per mantenersi nel tempo: scopriamo come.

3 metodi per pulire l’argento ossidato

Quando la patina che si forma su un argento d’antiquariato si fa troppo vistosa ne pregiudica la bellezza. È opportuno intervenire prima che possa estendersi su tutto il manufatto. La soluzione migliore sarebbe rivolgersi a un esperto per un trattamento o un restauro ad hoc. Nel caso non fosse possibile si può ricorrere a 3 metodi casalinghi per pulire l’argento ossidato con dei buoni risultati e senza troppe difficoltà.

1. Sale grosso

Per detergere la superficie del metallo senza provocare graffi o ammaccature, viene spesso utilizzato il sale grosso in combinazione con l’alluminio. Questo metodo è molto utilizzato per la pulizia di oggetti di forma irregolare, come soprammobili o gioielli. Il procedimento da seguire è questo: ricoprire un contenitore in vetro con della semplice carta stagnola. Inserirvi alcune manciate di sale grosso da cucina e i soprammobili che si desidera pulire. Per finire, versare una piccola quantità di acqua bollente. Dopo un’ora gli oggetti andranno asciugati accuratamente con un panno morbido e appariranno visibilmente molto più splendenti: potranno quindi essere esposti di nuovo in tutta la loro bellezza.

2. Bicarbonato di sodio

Un valido sostituto del sale grosso è il bicarbonato di sodio, eterna panacea dei rimedi casalinghi: in questo caso è necessario impiegare un litro d’acqua da riscaldare in pentola prima di aggiungere 50 grammi di bicarbonato, portando poi il tutto a ebollizione. A quel punto è necessario spegnere il fuoco e lasciare che il miscuglio si raffreddi, immergendovi poi i cimeli in argento fino alla totale scomparsa della patina nera. In alternativa, il liquido può rivelarsi anche un ottimo detergente per tutti quegli elementi troppo grossi da mettere a mollo come le specchiere d’antiquariato: vi basterà bagnare un panno morbido e sfregare delicatamente le superfici ossidate.

3. Succo di limone e bicarbonato

Un altro metodo per pulire l’argento ossidato vede nuovamente protagonista il bicarbonato. Consiste nel versare del succo di limone e due cucchiaini di bicarbonato sulla parte interessata, strofinare poi con delicatezza sino alla scomparsa delle macchie. In questo caso la reazione chimica dell’acido citrico a contatto con l’ossidazione potrebbe trasformare la patina in una sostanza verde, ma niente paura: questo non vi impedirà di rimuoverla in sicurezza.

Come sempre, prevenire è meglio che curare, soprattutto nel caso di oggetti di alto valore storico. Non dimenticate di proteggere gli argenti antichi in un ambiente chiuso, senza lasciarli a contatto con l’aria. Potete ricorrere a una bella vetrina d’antiquariato per assicurarvi di esporli con gusto e in tutta sicurezza.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito utilizza i cookie per offrirti una migliore esperienza di navigazione. Navigando su questo sito, accetti il ​​nostro utilizzo dei cookie.
×